Una immane tragedia

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Una immane tragedia ha sconvolto l’Abruzzo… Alle 3:32 del 6 aprile 2009 la terra ha tremato con tutte le sue forze. Ha tremato inghiottendo uomini, donne e bambini. Ha distrutto case, chiese e palazzi senza alcuna distinzione… raso al suolo interi paesi. Ma il vero terremoto è costituito da chi, cancrena della società che rode ogni cosa dal di dentro, ha dimenticato, o semplicemente voluto dimenticare, il significato di quel motto “Immota maneo!”, un motto coniato da chi sapeva di abitare su di una bomba ad orologeria ed aveva scelto di rischiare costruendo case solide. Non è il terremoto nella maggior parte dei casi ad uccidere… ma l’avidità di qualche palazzinaro gretto e ignorante al quale questo Paese ha concesso di speculare su ciò che di più è importante c’è per un popolo… la casa!
Sono vicino ai parenti delle vittime e al dolore di una Regione unica per varietà di paesaggi e cultura. Occorre rialzarsi, ricostruire senza badare alle castronerie che promettono fantomatiche New Town, l’Aquila deve risorgere dalle sue macerie nello stesso e identico modo in cui era alle 3:31 del 6 aprile… più sicura… se possibile più bella.

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